L'apparato respiratorio è responsabile dell'assunzione di ossigeno e dell'espulsione di anidride carbonica dal corpo. I volumi respiratori descrivono il volume di aria nei polmoni in diverse fasi del ciclo respiratorio. Il volume corrente è l'aria inspirata ed espirata durante una respirazione normale e tranquilla. Il volume di riserva inspiratorio è l'aria che può essere inspirata forzatamente oltre il volume corrente. Al contrario, il volume di riserva espiratorio si riferisce all'aria che può essere espulsa dai polmoni dopo una normale espirazione. Il volume residuo, che mantiene aperti gli alveoli e previene il collasso polmonare, è l'aria nei polmoni dopo un'espirazione forzata.
Capacità respiratorie
Le capacità respiratorie, come la capacità polmonare inspiratoria, residua funzionale, vitale e totale, vengono misurate per diagnosticare disturbi respiratori. La capacità inspiratoria (IC) è la quantità massima di aria che può essere inalata dopo un'espirazione normale, calcolata sommando il volume corrente (TV) e il volume di riserva inspiratorio (IRV). La capacità residua funzionale (FRC) rappresenta l'aria nei polmoni dopo un'espirazione tranquilla. È la combinazione del volume residuo (RV) e del volume di riserva espiratorio (ERV). La capacità vitale (VC) è la quantità massima di aria che una persona può espirare dopo aver preso il respiro più profondo possibile ed è la somma di TV, IRV ed ERV. Infine, la capacità polmonare totale (TLC) è la somma di tutti i volumi polmonari e fornisce informazioni cruciali sullo stato respiratorio di una persona. Nelle malattie polmonari ostruttive, TLC, FRC e RV possono aumentare perché i polmoni si ipergonfiano, mentre nelle malattie restrittive, VC, TLC, FRC e RV diminuiscono perché l'espansione polmonare è limitata.
Ventilazione al minuto
La ventilazione al minuto, ovvero il volume totale di aria inspirata ed espirata ogni minuto, si calcola moltiplicando il volume corrente per la frequenza respiratoria. In un adulto sano a riposo, la ventilazione al minuto è in genere di circa 6000-8000 mL/min. Una ventilazione al minuto inferiore alla norma può indicare un problema ai polmoni o al sistema respiratorio. Si noti che non tutta l'aria inalata raggiunge la zona respiratoria del sistema respiratorio, poiché una parte rimane nelle vie aeree conduttive, note come spazio morto anatomico.
Ventilazione alveolare
La ventilazione alveolare è il volume di aria al minuto che raggiunge la zona respiratoria e partecipa alla respirazione esterna. Questa misura è in genere di circa 4200 mL/min in un adulto sano a riposo. Si calcola moltiplicando la frequenza respiratoria per la differenza tra il volume corrente e il volume di aria rimanente nello spazio morto anatomico. La ventilazione alveolare fornisce una valutazione più accurata dello scambio di gas nei polmoni rispetto alla sola ventilazione al minuto. Insieme, la ventilazione alveolare e al minuto sono misure essenziali della funzionalità polmonare che possono aiutare a diagnosticare disturbi respiratori e monitorare i progressi di un trattamento.
Dal capitolo 26:
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