Il nostro laboratorio studia due trasportatori critici della vitamina A, STRA6 e Rbpr2. Queste proteine di membrana facilitano l'assunzione di vitamina A nel sangue in tessuti come l'occhio e il fegato. Attraverso l'HPLC possiamo studiare le funzioni fisiologiche di questi trasportatori creando un profilo sistemico di vitamina A in topi transgenici.
Un'altra tecnica utilizzata nel nostro campo è la Risonanza Plasmonica di Superficie, SPR che esamina le affinità di legame e la cinetica di una proteina a suo piacimento e abbiamo applicato SPR per studiare il legame tra STRA6 o Rbpr2, il complesso di legame del retinolo RBP4. Una sfida attuale di questo metodo è la produttività dei campioni. La fase di evaporazione del solvente è un importante collo di bottiglia all'interno di questo protocollo e i futuri ricercatori dovrebbero sperimentare metodi di essiccazione come l'evaporazione con azoto, che hanno una produttività molto maggiore rispetto all'evaporazione sotto vuoto.
Abbiamo determinato il ruolo di Rbpr2 come importante facilitatore nel mantenimento dell'omeostasi sistemica della vitamina A attraverso la sua funzione nel fegato. Inoltre, l'interruzione dell'espressione di Rbpr2 nei topi transgenici ha portato alla significativa interruzione dei livelli di vitamina A in tutti i tessuti sistemici esaminati, come quantificato attraverso l'HPLC. La maggior parte degli altri protocolli per la rilevazione della vitamina A a base di HPLC utilizza metodi a faccia inversa e in genere non consente agli isomeri dei retinoidi di risolversi separatamente.
Il nostro normale protocollo facciale consente la risoluzione sia della retinaldeide che degli isomeri retinici, consentendoci di creare un profilo dettagliato della vitamina A, che è fondamentale data l'importanza della fotoisomerizzazione della vitamina A nella cascata della fototrasduzione.